Regolamento per la fruizione delle grotte sul Monte Nerone |
Al Sig. PRESIDENTE COMUNITA' MONTANA DEL CATRIA E NERONE
e, p.c. Oggetto: regolamento fruizione grotte del Monte Nerone. Il Monte Nerone possiede uno dei più straordinari sistemi ipogei dell'Italia centrale; negli ultimi mesi gli enti locali si sono mostrati pronti a supportare questo dato di fatto patrocinando e finanziando iniziative e interventi dei Gruppi Speleologici che gravitano in zona. Ma quali regole seguono queste persone che vanno in grotta? Fino a che punto quindi arriva la pratica sportiva, l'avventura, il divertimento e dove dovrebbe invece iniziare la conservazione di quelli che sono i più delicati ambienti frequentati dall'uomo? Le grotte sono uno degli elementi più preziosi del patrimonio pubblico, vincolate da molte leggi e provvedimenti di tutela che vietano in pratica sfruttamenti o trasformazioni ma che però non regolano i modi e i tempi degli accessi di turisti o speleologi seppure potenzialmente assai dannosi: in genere solo nei Parchi e nelle Riserve, in presenza del Piano e del Regolamento dell'area protetta, esistono precise indicazioni che determinano i flussi di persone nelle grotte. Proprio le grotte, assieme alla morfologia, le forre, la perenne presenza di acque superficiali e alcuni incredibili fenomeni carsici, avrebbero da tempo condotto quest'area a diventare un Parco Nazionale, se solo ci fosse la giusta consapevolezza degli amministratori e della popolazione, e anche una Regione e uno Stato più sensibile. Parco o no, almeno fino a che questo ovvio tipo di sviluppo non si concretizzerà, è fondamentale gestire tale patrimonio con tutte le cautele e le regolamentazioni possibili, senza farne tuttavia un luogo di divieti ma una montagna fruibile in modo sostenibile. La caccia, le cave e il taglio dei boschi sono problematiche oppressive che però pian piano pare possano essere ridimensionate, e comunque per quanto lacunose hanno le proprie leggi: altro discorso sono l'uso dei mezzi motorizzati, il torrentismo e la frequentazione delle grotte: attività di gruppo o individuali che al massimo possiedono codici deontologici più o meno razionali o più o meno rispettati. Mentre ai trial, ai motocross e ai quad si cerca vanamente di porre un freno, una regolamentazione degli ingressi in grotta è certamente più semplice e, in molti casi, più urgente e scientificamente importante. Nel vicino Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e Frasassi vi è da anni un Regolamento che detta i tempi di visita e le quantità di persone in ogni grotta e caverna, riassunto in cartelli posti all'inizio dei sentieri che conducono ad emergenze ipogee e all'ingresso delle stesse grotte. Facendo riferimento a tale atto ufficiale, questa associazione ha elaborato un documento, di seguito riportato, che saremmo felici se la Comunità Montana vorrà adottare e rendere pubblico a mezzo di pannelli esterni posti in luoghi strategici. Del resto, il recepimento di un qual si voglia regolamento è strettamente collegato, e per certi versi dovuto, se si considera che proprio con il Vs contributo e con quello della Regione Marche da tempo è stato pubblicato un pieghevole intitolato "Itinerari speleologici" che fornisce indicazioni precise per fruire delle vie attrezzate in grotte e forre del Monte Nerone, senza però nessuna menzione che riconduca a provvedimenti e comportamenti di tutela degli ambienti visitabili. Eppure le grotte del Nerone sono in gran parte inserite in aree SIC e ZPS e infatti custodiscono comunità animali estremamente vulnerabili, protette dalle Direttive Europee e dalla legge italiana come numerose specie di chirotteri e di anfibi urodeli. Nella speranza vogliate cogliere il senso e l'importanza di questa nostra proposta, rammentiamo che anche la pratica del torrentismo merita e necessita di una regolamentazione alla luce del fatto che anche gli ambienti di forra del Nerone hanno sottili equilibri e ospitano animali in via d'estinzione. Acqualagna 23.01.06 IL CONSIGLIO DIRETIVO Regolamento elaborato da Lupus in Fabla PREMESSO CHE CONSIDERATO CHE grotte e caverne del Monte Nerone vengono periodicamente vistate da numerosi turisti, escursionisti e speleologici durante tutto l'anno, STABILITO CHE gli ambienti ipogei del Monte Nerone si suddividono in due distinte tipologie definibili per la caratterizzazione ecologica del micro-ambiente e per il genere di fruibilità. Nella definizione di grotta "turistica" rientrano: .la grotta di Nerone, la grotta delle Nottole, la grotta dei Prosciutti, la grotta del Borghetto, la grotta degli Orsi; nella difinizione di grotta "speleologica" rientrano invece; .la grotta dei 5 Laghi, la grotta delle Tassare, la Buca Grande. VISTA l'urgenza di procedere in merito SI DETERMINA 1. In tutti gli ambienti ipogei del Monte Nerone, o tratti di essi, interessati dalla presenza di chirotteri e/o geotritoni o altre importanti specie animali ipogee, è fatto divieto di utilizzare dispositivi di illuminazione ad ectilene e torce elettriche con lampadine di potenza superiore a 2 Watt e di intensità luminosa superiore a 1 cd (candela). E' altresì vietato puntare il fascio di luce direttamente sui chirotteri o maneggiare i geotritoni, e arrecare disturbi gli stessi. 2. E' fatto divieto in ogni ambiente ipogeo del Monte Nerone di accendere fuochi, fiaccole o sigarette o simili. 3. Nelle grotte "turistiche" di Nerone, delle Nottole e degli Orsi, non sono consentiti gli ingressi di gruppi per finalità escursionistiche e/o didattiche (educazione ambientale, escursioni organizzate, gite scolastiche, corsi di speleologia) nel periodo tra l'1 dicembre e il 10 marzo, in coincidenza con il periodo di ibernazione delle colonie di chirotteri svernanti, e tra l'1 giugno e il 15 luglio, in coincidenza con il periodo riproduttivo. Negli stessi periodi, nelle grotte "speleologiche", le attività individuali possono essere svolte da gruppi costituiti al massimo da 5 persone, evitando per quanto possibile di attraversare i settori delle grotte interessate dalla presenza di chirotteri e rispettando le prescrizioni al punto 1. 4. Al di fuori dei periodi di divieto sopra specificati, il limite massimo giornaliero ammissibile di visitatori nelle grotte "turistiche" è stabilito in 3 gruppi di non più di 15 persone ciascuno, con un tempo massimo di permanenza in grotta non superiore a 20 minuti per ogni gruppo; mentre nelle grotte "speleologiche" tale limite è stabilito in 2 gruppi di non più di 7 persone ciascuno, e la permanenza in grotta non deve superare le 90 minuti. All'interno della grotta non è consentito usare torce elettriche di potenza superiore a 2 Watt e intensità luminosa superiore a 2 cd. I partecipanti all'escursione potranno dotarsi di dispositivi di illuminazione elettrica individuali. |
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